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Fotografia del sito dell'Associazione Software Libero a fine 2005

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Ordine del Giorno al Comune di Imola

ORDINE DEL GIORNO

sul

SOFTWARE LIBERO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI IMOLA

Premesso che

  1. Per software libero/open source si intende ogni programma per elaboratore elettronico che possiede quattro libertà fondamentali: accesso, uso, modifica e distribuzione del codice sorgente;
  2. Per formati di dati liberi si intendono i formati di salvataggio e di interscambio di dati informatici le cui specifiche complete di implementazione sono note, a disposizione di ogni utente e liberamente utilizzabili per tutti gli usi consentiti dalla legge;

considerato che

  1. La diffusione delle tecnologie informatiche nella società e nel mondo del lavoro e delle professioni è alla base di quella che viene definita oggi come e ­ democracy e costituisce uno strumento ormai imprescindibile per garantire a tutti i cittadini il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21 Costituzione), per rendere effettiva la libertà dell'arte, della scienza e del loro insegnamento (art. 33 Costituzione) e per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la loro effettiva partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3 Costituzione)
  2. Sia a livello nazionale che a livello regionale (Bologna, Ravenna, Regione...) sono stati elaborati e sono tuttora in corso di discussione progetti di legge volti a introdurre nell'ordinamento "Norme in materia di pluralismo informatico, sulla adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella Pubblica Amministrazione";
  3. Il software libero risponde all'esigenza di dare concreta attuazione, soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni (Stato, Regioni, Province, Comuni, Università, Scuole, ...), ai principi di buon andamento, trasparenza, economicità, partecipazione, libertà di manifestazione del pensiero, libertà scientifica e libertà di insegnamento, pluralismo informatico;
  4. Il cittadino, per mantenere il rapporto di fiducia verso la Pubblica Amministrazione, ha il diritto di poter liberamente accedere alle informazioni pubbliche e pertanto la codifica di tali dati non deve essere legata ad un singolo proprietario;
  5. Il software non libero o proprietario, attualmente molto diffuso, limita l'esercizio delle libertà fondamentali degli utenti e degli operatori professionali, favorisce la posizione dominante di pochi produttori e fornitori monopolistici e comporta restrizioni alla concorrenza ed al mercato nei diversi settori informatici;
  6. L'adozione di software open source abbatte nettamente i costi, non dovendo pagare le licenze di uso ed abbassando il TCO (Total Cost of Ownership) in alcuni casi di oltre il 40%, e consentendo di investire maggiori risorse sulle personalizzazioni, sui servizi e sulla formazione;
  7. L'adozione di software libero nelle scuole consentirebbe di distribuire liberamente il software agli studenti per poter studiare e svolgere esercitazioni a casa evitando di acquistare uno strumento proprietario o farne una copia illegalmente, contribuendo così a diffondere una cultura della legalità
  8. In occasione del Linux Day, il software libero è stato proclamato "tesoro del mondo" da parte del FWT ­ UNESCO (Friends of World Treasure ­ UNESCO), in quanto «Il Software Libero è il prodotto intellettuale di una amplissima comunità, profondamente coinvolta nella difesa e nella promozione degli elementi vitali del patrimonio culturale locale al mondo dell'informatica libera, che evidenzia così la sua peculiarità e la sua ricchezza. Il Software Libero è economicamente sostenibile: favorisce in modo unico lo sviluppo culturale della comunità incontrandone al contempo i bisogni sociali ed economici, cosa che ne suggerisce l'adozione in particolare per i paresi meno sviluppati»;
  9. Il software libero sta conoscendo, soprattutto in questi ultimi tempi, una crescita in termini di affidabilità, qualità dei prodotti, supporto da parte delle aziende e sta diventando quindi una alternativa reale e percorribile;

Impegna

Il Sindaco e la Giunta Comunale

  • a svolgere un'indagine conoscitiva sull'impiego delle risorse informatiche all'interno degli uffici comunale, tesa a verificare in concreto la possibilità di introdurre e/o diffondere l'utilizzo del software libero, alla luce dei benefici rilevabili in termini economici, di funzionalità e di promozione delle libertà fondamentali;
  • ad impegnarsi per adottare, nel tempo, formati aperti per le comunicazioni con i cittadini;
  • a sostenere e incoraggiare la conoscenza e la diffusione del software libero nelle scuole di ogni ordine e grado;
  • a sostenere e incoraggiare, nelle forme ritenute più idonee, l'attività delle associazioni per il free software a livello locale, quali i Linux User Group, associazioni senza scopo di lucro per promuovere, proteggere ed incentivare il software libero ed i formati aperti e liberi, la libertà delle idee e del sapere, lo sviluppo della partecipazione e della e ­ democracy;

Andrea Bondi

Consigliere Comunale

Gruppo DS

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