Mozione del Comune di Siena
Mozione dei Consiglieri Comunali Francesco Andreini (Rifondazione Comunista),
Massimo Bianchi (L'Altra Siena), Annalisa Tedeschi (Democratici di Sinistra)
in merito alla introduzione ed espansione del Software Libero (a codice
sorgente aperto) nella Pubblica Amministrazione.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SIENA
DEFINITO
come Software a codice sorgente aperto (open source) il Software (sistemi
operativi, applicativi generici, elaboratori di testo, gestori di database,
navigatori internet e applicativi più specialistici) il cui uso non sia
soggetto a limitazione, tranne quella di imporre limitazioni future sui
prodotti da esso derivati (licenza GPL General Public Licence) e il cui codice
sorgente sia noto e liberamente disponibile così da consentire sia la sua
libera circolazione, sia processi di modifica, produzione, redistribuzione,
evoluzione e riuso;
LETTO
l'appello seguito da numerose firme di professionisti legati al mondo
informatico, operatori della pubblica amministrazione che mette in evidenza un
certo sbilanciamento da parte della Pubblica Amministrazione verso l'impiego
pressochè esclusivo di prodotti software di una sola azienda sia per quel che
riguarda i Sistemi Operativi che per le applicazioni cosiddette da ufficio
(word processor, data-base, presentazioni, "client" di posta elettronica,
ecc.): si consideri che tale situazione ha instaurato un fortissimo monopolio
sui prodotti software;
CONSIDERATO
che il rischio sopra esposto ha convinto alcuni paesi tra cui Francia (ad
esempio il Ministero della Cultura, dell'Educazione e del Tesoro), USA
(compresi agenzie governative come CIA, FBI, NASA, NSA), Gran Bretagna,
Argentina, Belgio, Danimarca, Brasile, Germania, Perù, Spagna, India, Corea,
Messico e Cina a dotare la propria Amministrazione pubblica prevalentemente e
preferibilmente di software a codice aperto (open source); il Parlamento
tedesco ha deciso di portare l'open source sui sistemi informativi
istituzionali, la Corea ordina 120.000 soluzioni Office Open Source
risparmiando circa l'80% dei costi, la Gran Bretagna vuole prescrivere l'uso
del Software libero nell'amministrazione pubblica, ai comuni danesi sono
all'esame le alternative Open Source, il ministero alla Tecnologia sudafricano
su indicazioni del National Advisory Council on Innovation (NACI) sta
promuovendo a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, del business e
della scuola l'uso degli strumenti Open Source e il punto centrale
dell'iniziativa IT della Commissione Europea "e-europe" è la
richiesta di sviluppo e diffusione di piattaforme di sicurezza con Software
Open Source;
RITENUTO
che requisiti essenziali per i dati della Pubblica Amministrazione siano la
- la sicurezza dei dati trattati e conservati;
- la comunicabilità e accessibilità dei dati: cioè ogni documento messo
a disposizione del pubblico dovrebbe essere in un formato leggibile dai
principali programmi di videoscrittura e non solo da uno o pochi;
- la stabilità del formato: ogni documento deve essere in un formato
ritenuto stabile nel tempo, che non subisce evoluzioni con l'evoluzione
del software che lo elabora;
PRESO ATTO CHE
lo scorso 31 ottobre 2002, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie,
Lucio Stanca, ha firmato il Decreto che istituisce la "Commissione per il
software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione", in
accordo con il piano di miglioramento dell'efficienza, dell'efficacia e della
economicità dell'apparato statale per la cui realizzazione rientra, a pieno
titolo, lo studio e la valutazione dei nuovi sviluppi delle tecnologie
dell'informazione, quali l'Open source. Il lavoro di questa commissione ha
portato all'emanazione di una Direttiva del Ministro Stanca, in data
29/10/2003, in materia di "Sviluppo dei programmi informatici da parte
delle pubbliche amministrazioni". La Direttiva reca le regole ed i criteri
tecnici per l'acquisto ed anche per il riuso del software nella Pubblica
Amministrazione. L'inclusione di questa nuova tipologia d'offerta tra le
soluzioni tecniche contribuisce infatti ad ampliare la gamma delle
opportunità e delle possibili soluzioni in un quadro di economicità,
equilibrio, pluralismo e aperta competizione;
EVIDENZIATO
che questa Direttiva invita le Pubbliche Amministrazioni "ad acquisire
programmi informatici sulla base di valutazione comparativa tecnica ed
economica tra le diverse soluzioni disponibili privilegiando le soluzioni che
assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi
sistemi informatici della Pubblica amministrazione, salvo che ricorrano
peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e di segreto;che rendano i
sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da un'unica
tecnologia proprietaria;che garantiscano la disponibilità del codice sorgente
per l'ispezione e la tracciabilità da parte delle Pubbliche amministrazioni;
che esportino dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo
aperto";
CONSIDERATO CHE
il Comune di Siena, inserito nella Rete Telematica Regionale Toscana, è
impegnato a mettere in atto iniziative in accordo con la normativa
regionale (Proposta di Legge approvata recentemente in Giunta Regionale
dal titolo: Promozione dell'Amministrazione Elettronica e della Società
dell'Informazione e della Conoscenza nel Sistema Regionale. Disciplina
della "Rete Telematica Regionale Toscana"), nazionale ed europea per la
promozione e lo sviluppo delle tematiche legate al pluralismo del Software
nella Pubblica Amministrazione. Il Comune di Siena inoltre fa parte del
Progetto P.E.O.P.L.E di e-government in cui è prevista la possibilità di
utilizzare per la creazione di prodotti, servizi e soluzioni due piattaforme
operative: il Software proprietario e il Software a codice sorgente aperto;
INVITA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
a promuovere l'impiego di formati di dati standard, aperti e documentati,
in quanto di estrema importanza e flessibilità per mantenere la piena
compatibilità con futuri cambiamenti tecnici;
ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica per i
dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo GNU/Linux e di altri
prodotti di software libero (e quindi open source) e ad indirizzare i
dipendenti all'impiego di formati di salvataggio/interscambio leggibili da
qualsiasi altro programma;
ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente il
software libero e open source nelle scuole in considerazione del valore
didattico e culturale di tale tipo di software, e in generale presso tutti i
cittadini; ad organizzare una giornata di studio per i Consiglieri Comunali e
i tecnici comunali del settore al fine di approfondire questa tematica.
Francesco Andreini (Rif. Com.)
Massimo Bianchi (Altra Siena)
Annalisa Tedeschi (Dem. Sinistra)
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